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Ricerca

Il Dipartimento è la struttura di Ateneo in cui si valorizzano e coordinano le risorse umane per le attività di ricerca e di didattica ed è responsabile delle
attività di ricerca in settori tra loro coerenti per contenuti e metodi o per obiettivi, nonché dello sviluppo delle competenze per le corrispondenti attività
didattiche.

Missione
Il Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica (DiSSTE) persegue ricerche nei diversi ambiti attinenti allo sviluppo
sostenibile quale declinato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (https://unric.org/it/agenda-2030/). Promuove un’indagine interdisciplinare volta all’individuazione e all’elaborazione di modelli che permettano di valutare l’impatto delle diverse azioni e comportamenti, privati e pubblici, sulla sostenibilità dei sistemi territoriali, producendo conoscenza utile per chi deve costruire strategie e politiche che promuovano la transizione ecologica.
I ricercatori e le ricercatrici del DiSSTE afferiscono a diversi ambiti disciplinari: scientifico (discipline biologiche, chimiche, ecologiche, geofisiche, mediche),
giuridico, economico e umanistico. Alla ricerca di base si accompagna un’ampia attività di ricerca applicata, sviluppata anche in collaborazione con imprese locali, nazionali e transnazionali, volta alla condivisione di saperi e buone pratiche.


Ambiti di ricerca
Lo studio dei modelli e l’analisi dell’impatto sono declinati in diverse linee ricerca. Qui di seguito sono elencati alcuni problemi ai quali la ricerca DiSSTE
intende cercare di rispondere, accompagnati dagli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 (SDG, Sustainable Development Goals) che sono coinvolti:
● La storia e le crisi (SDG 3, 6, 15) Qual è stato l’impatto delle grandi crisi che l’umanità ha affrontato, dalle crisi economiche alle emergenze pandemiche? E come possono insegnarci a meglio gestire le emergenze di oggi?
● Le istituzioni pubbliche (SDG 16,17) Qual è l’impatto che i processi di transizione hanno sulle istituzioni pubbliche, con riferimento alla semplificazione e digitalizzazione dei procedimenti, alla riduzione dei fenomeni corruttivi e alla rapidità ed efficienza degli ordinamenti di giustizia?
● Cambiamento climatico e salute (SDG 3, 13) Che impatto hanno gli eventi estremi sulla salute della popolazione, in particolare sulle persone più vulnerabili? Quali possono essere misure efficaci di mitigazione e riduzione del rischio? Quale ruolo per la telemedicina?
● Alimentazione, ecologia e biodiversità (SDG 2, 3, 12, 13) Qual è l’impatto di scelte alimentari salutari sull’ambiente e sulla biodiversità? Quale influenza possono avere le politiche di biodiversità sulla disponibilità di alimenti sani e su altri aspetti come il paesaggio e i fattori che determinano il cambiamento climatico?
● Politiche energetiche e ambientali, salute e città sostenibili (SDG 3, 7, 11, 13) Quali tecnologie, materiali e decisioni di politica energetica e ambientale garantiscono il migliore impatto sull’ambiente, sulla sostenibilità, sull’economia, sulla società e sulla salute? Quali effetti possono avere sulla vivibilità degli ambienti? Quali sono gli strumenti giuridici più adeguati a perseguire le scelte politiche? Come favorire il consenso della popolazione?
● Cambiamento climatico e popolazione (SDG 3, 11, 12, 13) Come rispondere ai bisogni creati dal cambiamento climatico sulle popolazioni? Migrazioni, spopolamento delle aree interne, sovrappopolazione urbana provocano nuovi bisogni ambientali e socio- economici, che richiedono un intervento anche legislativo adeguato.
● La risposta a eventi estremi (SDG 3,13,16, 17) Come affrontare i sempre più frequenti eventi estremi, legati al cambiamento climatico e ad altri fattori naturali e umani? Quali processi decisionali e risposte in ambito sanitario e di protezione civile possono meglio rispondervi?
Qual è il ruolo del coordinamento internazionale?
● Politiche di mobilità (SDG 3, 11,12,15,17) Quale impatto le possibili politiche di mobilità mirate alla sostenibilità possono avere sull’industria del trasporto, tenendo conto delle ricadute economiche, sociali e di qualità della vita?
● Economia circolare, prevenzione e minimizzazione dei rifiuti e materie prime seconde (SDG 3, 6, 7, 9, 12) Quali strategie possono mitigare il problema legato alla produzione di rifiuti, e quali nuovi materiali, processi e tecnologie possono contribuire al recupero di materie prime e seconde, alla riduzione/eliminazione degli effetti dannosi sull’ambiente e sugli ecosistemi e alla promozione di processi green basati su materie prime rinnovabili? Quali strumenti economici, giuridici e scientifici, e quali scelte politiche e sociali possono favorire il consolidamento industriale di questi processi?
● Materiali, processi e strategie per la green economy (SDG 7, 9, 12,13) Quali processi di produzione di energia, di beni e servizi
possono minimizzare l’impatto ambientale e aumentare l’efficienza? Quali materiali, processi e tecnologie possono guidare la svolta green?
● Logistica e trasporti (SDG 9, 11) Quali modelli matematici e algoritmi possono minimizzare i costi operativi e l'impatto ambientale
legati alla logistica e ai trasporti?
● Comunicare la transizione ecologica (SDG 5, 14,10, 16) Quali modalità di comunicazione sono meglio atte a favorire scelte
ecologicamente e socialmente sostenibili, motivare i cittadini ad affrontare i costi economici e sociali della transizione ecologica e promuovere buone pratiche, contrastando la disinformazione nelle sue varie forme?